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1) Dizion. 5° Ed. .
FORMELLA.
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FORMELLA.
Definiz: Diminut. di Forma. Usasi comunemente come Term. di Agricoltura, e vale Buca scavata, per lo più in quadro, nel terreno, a fine propriamente di piantarvi alberi e anche viti.
Basso lat. formella, Piccola forma. –
Esempio: Tedald. Agric. 8: Sene fa (degli odori e sapori della terra) l'esperienza in questo modo, cioè: dove si vuol piantare la vite, facciasi una formella dalle tre alle quattro braccia addentro; dipoi, ec.
Esempio: E Tedald. Agric. 40: Il buon lavoro fallo dove ài a porre le piante, com'è a dire su gli svelti, fosse, o formelle.
Esempio: Vett. Colt. 30: Si corichino [le piante novelle degli ulivi] nella fossa o formella, volti come erano nel semenzaio.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 82: Le sue formelle (del cocomero) si facciano lontane l'una dall'altra due braccia e mezzo o tre, ed in ciascheduna di esse si caccino i semi due o tre per posta, per lasciarne poi venire innanzi uno.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 91: Siano le formelle per ogni verso quattro braccia larghe e tre fonde nei luoghi piani, e tre e mezzo in poggio con la medesima larghezza.
Esempio: Dav. Colt. 511: Ogni piantagione di frutti vuole primieramente buon lavorio, e adentro, o divelto, o fossa, o formella che egli sia.
Esempio: E Dav. Colt. 522: Puoi anche porre i piantoni [di castagno] in fosse o formelle, che è modo più brieve; e quando sono appiccati, annestargli a bocciuolo, e fare marroneto.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 69: Questa poi è facilissima, e di poca spesa, cioè col farvi qua e là in diverse stagioni delle buche o formelle larghe e profonde almeno due braccia, come sogliono farsi nel territorio fiorentino le formelle da ulivi e mori.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 192: Più vigorosi germogliano [i mori] piantati a fosse ben fatte e ben fognate, che a buche e formelle.
Esempio: E Paolett. Oper. agr. 2, 411: Si piantano i pioppi nelle fosse poste l'anno antecedente, facendo nel porgli una buca o formella alla profondità d'un braccio incirca, ed avvertendo di subito palarli e legarli.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 177: (il buon coltivatore) pianterebbe mai nesto, se prima non siano state aperte le formelle, o fosse, un anno avanti.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Pallad. Agric. 161: Serbansi i fichi verdi nel mele, ordinati sì che non si tocchino insieme. Ovvero torre la zucca verde, e farvi entro cota' formelle, e in catuna formella metter poi il suo fico, e poi rinchiudere, e appiccar la zucca in una sportella o paniere, e porre là ove non sia fuoco nè fummo.
Definiz: § II. E Term. di Architettura. Ciascuno di quei compartimenti, quadri, quadrilunghi, ottagoni, e simili, e per lo più incavati, i quali si fanno in soffitti, volte, pareti, e anche in altre opere d'arte, a fine di ornamento. –
Esempio: Casott. Mem. Impr. 279: A questo sì nobil lavoro (un paliotto d'argento) fanno un magnifico finimento ventitrè ricche formelle di bronzo dorato, distribuite con buon gusto intorno intorno: fra le quali, quelle che serrano le cornici de' medaglioni, sono assai più magnifiche dell'altre, ove sono incastrate altrettante pietre preziose di varie spezie, ma tutte di gran valore.
Esempio: Galian. B. Vitr. Comm. 138: Lacunar e laquear sono quelle piazze, o riquadri delle soffitte, dentro i quali si scolpiscono varie figure di fiori, fulmini e simili, i quali riquadri chiamansi formelle.
Esempio: E Galian. B. Vitr. 139: Non è già che sia brutto l'aspetto, o l'ordine, o la figura [di un tempio dorico]; ma solo perchè riesce obbligata e scomoda in opera la disposizione per cagion dello scompartimento de' triglifi e delle formelle (qui per Metope).
Definiz: § III. Trovasi usato per Forma di cacio. –
Esempio: Pallad. Agric. 197: Ivi a pochi dì, sodate ben le formelle [del cascio], ripognansi sì ordinatamente nelle grati o casciaie, che non tocchi l'uno l'altro (il lat. ha formulae).
Definiz: § IV. E nel linguaggio dei Mistici, trovasi per Breve forma, ossia Breve precetto o insegnamento; Formula, o simile. –
Esempio: Collaz. SS. PP. 139: Adunque a possedere la perpetuale memoria di Dio, questa formella di pietade vi sia proposta dinanzi: Iddio intendi nel mio aiutorio; Signore, affrettati ad atarmi.
Definiz: § V. Term. di Veterinaria. Specie di piccolo tumore di natura ossea, che viene ai cavalli fra la giuntura del piede e la corona; che anche si disse Forma. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 437: Fassi ancora una infermità al cavallo, che si chiama volgarmente formella, intra la giuntura del piè, e 'l piè di sopra alla corona, presso alla pastoia.
Definiz: § VI. E nel linguaggio delle Farmacie, si disse così un Morselletto in forma di confetto, fatto di più ingredienti e assodato. –
Esempio: Benciv. Mes. 187: Recipe farina di fave,... amido,... seme di cocomero e di mellone, seme di mele cotogne e di malva, e draganti e regolizia,... papaveri bianchi;... trita e confici con sapa,... e fa' formelle simili alle noci; e tengale sotto la lingua, e inghiottisca la saliva sua.
Esempio: E Benciv. Mes. 188 t.: Tenga in bocca formelle simili a lupini, le quali sono sugo di regolizia,... seme di zucca e di cedriuoli e di porcellana;... confici con muscellagine di psilio e albume d'uova.
Esempio: E Benciv. Mes. 189: Confezione di formelle simili a lupini, utili alla disnia, le quali si tengono in bocca, e molto vagliono. R: sugo di regolizia, papavero, zuchero, ana parti equali; fa' deinde le predette formelle.